Colpiti dalle difficoltà di connessione alla rete, i progetti di energia rinnovabile su larga scala avviati in Australia nel secondo trimestre del 2020 erano al livello più basso dal 2017, secondo i nuovi dati del Clean Energy Council (CEC).
Con 600 milioni di dollari australiani (434,2 milioni di dollari), gli investimenti in progetti impegnati finanziariamente sono diminuiti del 46% rispetto al trimestre precedente e del 52% rispetto alla media trimestrale del 2019. Solo tre progetti che rappresentano 410 MW di nuova capacità hanno raggiunto la chiusura finanziaria nel secondo trimestre del 2020.
CEC, l'associazione australiana per le energie rinnovabili, ha affermato che i fattori principali di questo calo degli investimenti riguardano le sfide associate al processo di connessione alla rete, nonché "interventi politici governativi imprevedibili e investimenti insufficienti nella capacità di rete, che creano congestione e vincoli".
“Gli ostacoli alla connessione alla rete stanno creando sfide sostanziali per gli sviluppatori di energia rinnovabile e, a loro volta, spaventano gli investitori in energia pulita”, ha affermato Kane Thornton, amministratore delegato della CEC.
“Al momento, i progetti stanno subendo ritardi significativi e spesso imprevisti nel processo di connessione alla rete, che stanno avendo un grande impatto sui termini commerciali di questi progetti e aumentando i rischi per gli investitori.La congestione della rete e le sfide a livello di sistema stanno contribuendo a cambiamenti imprevisti”.
La pubblicazione dei dati arriva dopo che il mese scorso è stato comunicato a nove progetti solari nel Queensland settentrionale che la loro produzione avrebbe potuto essere ridotta a zero a causa di problemi di robustezza del sistema energetico nello stato.I problemi sono sorti a seguito della domanda di energia elettrica inferiore al normale a causa del COVID-19, nonché a causa dei lavori di manutenzione in corso su altri impianti.
Mentre gli investimenti in progetti su larga scala sono in calo, secondo un recente studio CEC l’Australia ha il potenziale per aumentare il numero di persone impiegate nel settore delle energie rinnovabili da 25.000 a 46.000 se il governo supporterà il cambiamento.Tuttavia, se le energie rinnovabili non fossero sostenute da nuove politiche a livello federale e statale, la forza lavoro nel settore dell’energia verde conterebbe 35.000 persone nel 2035, ben 11.000 in meno rispetto a quanto sarebbe altrimenti possibile.
“L’Australia ha un’enorme opportunità di sfruttare l’energia rinnovabile come parte di una risposta economica al COVID-19 di costruzione nazionale, creando posti di lavoro e infrastrutture per sostenere il futuro dell’Australia”, ha aggiunto Kane Thornton.“Ciò richiede una riforma normativa tanto necessaria, una politica energetica sensata, rapidi miglioramenti ai processi di connessione alla rete e investimenti nella dorsale di trasmissione e nello stoccaggio dell’energia”.
2020-08-19
